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domenica 6 aprile 2014

Ancora nuove prove dell'esistenza di un oceano sotterraneo nell'interno del polo sud della luna Enceladus, by Cassini!

(Credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Se ne sta parlando parecchio in questi giorni, l'ultima scoperta della sonda Cassini (NASA, ESA ed ASI) in orbita nel sistema di Saturno e del Deep Space Network.

Sono infatti state trovate nuove le prove che la luna di Saturno Encelado ospita nelle sue profondità un grande oceano di acqua liquida, prove che si aggiungono ad un'altra precedente scoperta di cui avevamo già dato di conto nel seguente articolo di circa 3 anni fa


Questa nuova scoperta non può che continuare ad alimentare gli interessi su questa piccola luna dal diametro di appena 500 km circa la possibilità che sia presente vita extraterrestre di tipo microbico.



Sin dal 2005 gli scienziati hanno ipotizzato la presenza di una grande riserva d'acqua all'interno di Encelado, quando la sonda Cassini scoprì getti di vapori d'acqua vicino al polo Sud. Se cercate nel blog, nella sezione 'Cassini' trovate parecchie notizie su questi 'jet'


I nuovi dati sono molto importanti perchè costituiscono la prima misurazione geofisica della struttua interna della piccola luna, dati del tutto consistenti con l'esistenza di un oceano d'acqua nascosto al suo interno.

La scoperta è pubblicata nel numero di Venerdì 4 Aprile della rivista Science.

Sami Asmar (NASA's Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, coautore dell'articolo): "Il modo in cui deduciamo le variazioni di gravità è un concetto che in fisica chiamiamo l'Effetto Doppler, lo stesso principio usato in una pistola radar per misurare la velocità. Quando il veicolo spaziale vola sopra Encelado la sua velocità è perturbata di una quantità che dipende dalle variazioni nel campo gravitazionale che stiamo cercando di misurare. Noi vediamo la variazione di velocità come un cambiamento nella frequenza radio che viene ricevuta nelle nostre stazioni di terra".

Le misurazioni di gravità suggeriscono la presenza di un grande oceano, profondo circa 10 km e che si trova al di sotto del guscio di ghiaccio spesso tra i 30 ed i 40 km. E questo ha fatto diventare Encelado uno dei luoghi del nostro Sistema Solare in cui è più probabile la presenza di vita microbica.
Prima che Cassini facesse il suo arrivo nel sistema di Saturno nel Luglio 2004 nessuno avrebbe potuto pensare di cercare la vita in una luna ghiacciata così piccola.

Cassini è passata vicino ad Encelado 19 volte. In tre occasioni particolari, tre passaggi ravvicinati (o "flyby") avvenuti tra il 2010 ed il 2012, è stato possibile effettuare precise misurazioni della traiettoria della sonda, alterata dalla spinta gravitazionale esercitata dalla luna.

Variazioni nel campo gravitazionale, come ad esempio il passaggio al di sopra di una montagna o di una depressione sotterranea, sono rilevabili come una variazione nella velocità del corpo orbitante misurata dagli strumenti a Terra.

La tecnica di analizzare un segnale radio tra la sonda Cassini ed il Deep Space Network consente di rilevare variazioni di velocità fino a 90 micron/sec ed anche meno. Con questa precisione i dati registrati durante i flyby hanno dimostrato l'esistenza di una zona all'interno del polo sud avente maggiore densità rispetto ad altre aree.

L'area del polo sud di Encelado presenta una depressione in superficie che causa un abbassamento nella spinta gravitazionale locale. Tuttavia l'ampiezza di tale diminuzione è minore rispetto a quanto ci si aspetterebbe date le dimensioni della depressione stessa e ciò ha portato i ricercatori a concludere che l'effetto della depressione è parzialmente compensato da un “qualcosa” avente maggiore densità presente nella stessa area, al di sotto della superficie.

Luciano Iess (Università La Sapienza di Roma e primo autore dell'articolo): "Le misurazioni di gravità di Cassini mostrano un'anomalia gravitazionale negativa al polo sud che tuttavia non è così estesa come previsto dalla profonda depressione rilevata dalla fotocamera di bordo. Da ciò la conclusione che deve esserci un materiale più denso in profondità che compensa la mancanza di massa: molto probabilmente si tratta di acqua liquida, la quale è 7% più densa del ghiaccio. L'ampiezza dell'anomalia ci fornisce la dimensione della riserva d'acqua".

Sebbene non vi sia alcuna certezza che sia l'oceano sotterraneo ad alimentare i getti d'acqua che fuoriescono da fratture della superficie vicino al polo sud di Encelado, i ricercatori ritengono che possa essere una possibilità reale.

Gran parte dell'eccitazione per la scoperta di questi pennacchi sta nel fatto che questi possano originarsi da un ambiente umido che potrebbe costituire un ambiente favorevole alla vita.

Linda Spilker (Cassini project scientist al JPL): "Il Materiale dei getti [...] contiene acqua salata e molecole organiche, gli ingredienti chimici di base per la vita. La loro scoperta ha ampliato la nostra visione della 'zona abitabile' all'interno del nostro Sistema Solare e nei sistemi planetari di altre stelle. Questa nuova validazione che un oceano d'acqua si trova al di sotto dei getti favorisce la comprensione su questo ambiente intrigante".

Insomma, negli ultimi anni sempre più indicazioni puntano in direzione della luna Enceladus. Non mi meraviglierei se presto verrà proposta una missione esplorativa.

Vi lascio con un' intervista video a Luciano Iess



Enjoy!

Fonte dati, NASA, ESA.

2 commenti:

  1. Si scoperta affascinante senza dubbio ma proibitiva da sviluppare .Inviare una sonda che perfora quello spesso strato di ghiaccio e ,per ora, al di la delle ns possibilita'.Quello che affascina e che il concetto di vita fuori dal ns pianeta non e' poi cosi astruso come si pensava solo pochi anni fa.Questo si e' rivoluzionario .Ottima notizia!

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  2. Interessante articolo Sergio, concordo con Claudio B.

    Indubbiamente affascinate questa ulteriore prova indiziaria,
    la NASA ho letto da qualche parte sta pensando tanto per cambiare ad una missione a basso costo ( 1miliardo di dollari) per studiare da vicino i granelli di ghiaccio salati espulsi che si vedono nelle foto..
    La missione a cui mi riferivo dovrebbe essere non un orbiter ma una sonda che effettua dei flyby stile Cassini ma molto più ravvicinati alla zona di espulsione.
    Questo permetterebbe di avvicinarsi all'obbiettivo con minore tempo, quindi ottenere relativamente pochi ma significativi risultati in tempi ....brevi!(si fa per dire brevi^_^),
    missioni più costose non vengono prese in considerazione principalmente per mancanza di fondi, questa possibilità avrebbe compreso un orbiter di collegamento ed un rover/lander sulla superficie.
    Oltre ai fondi, leggevo (acc..non trovo più la fonte!!) c'era il motivo delle poche informazioni che abbiamo su questa luna ancora tutta da scoprire!
    L'opzione flyby, permetterebbe di avvicinarsi abbastanza per poter analizzare i cristalli di ghiaccio catturandoli nei passaggi, oltre a mappare la superficie che permetterebbe di individuare zone interessanti e sicure per far atterrare in futuro lander/rover.
    Dopo tutto non hanno tutti i torti ad andarci piano...

    Il mio punto di vista è che non bisogna disperdere risorse ma concentrarle verso un unico grande ed importante preciso obbiettivo...o Marte o Morte!!!^_^


    By Simo

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